Attacco a Terra Luna: tutto quello che devi sapere


from Token Party

Nelle ultime settimane si è scatenato il panico sui mercati crypto a causa del fallimento del progetto Terra Luna.

I token LUNA e UST (ora ridenominati LUNC e USTC) hanno subìto un durissimo colpo, registrando perdite disastrose.

Luna ha perso circa il 99.99% del proprio valore dal 7 Maggio, data che segna l’inizio di questa storia apocalittica, mentre UST ha perso il proprio peg con il dollaro, segnando un –97%.

Per salvaguardare la community e gli sviluppatori, si è deciso di effettuare un fork della blockchain, "eliminando"tutto quello che è successo dopo il 7 maggio e rispristinando la supply di Luna ad 1 miliardo di token. Andiamo a vedere un po' più da vicino cosa è successo.     

Attacco alla Blockchain di Terra o Exit Scam?

Il crollo dei token LUNA e UST, e il conseguente fallimento del progetto Terra Luna, è stato accompagnato da un verosimile attacco premeditato alla blockchain di Terra.

Alcuni credono addirittura che lo stesso Do Kwon, fondatore del progetto, insieme ai vari sviluppatori, abbia deciso di effettuare un exit scam.

Tuttavia questa narrativa trova poco consenso. Basti pensare che la Luna Foundation Guard ha tentato, invano, di contrastare l’attacco alla blockchain utilizzando una grossa fetta della proa treasury fund (circa 3 miliardi di dollari).

Gli sforzi per salvare il progetto sono stati ben visibili da tutta la community, tuttavia non sono bastati per cambiare le sorti del progetto. C’è chi ipotizza che i grandi fondi di investimento Black Rock e Citadel siano coinvolti in vendite massicce allo scoperto su luna e btc, ma la realtà è che nessuno, al momento, sa chi siano i responsabili. Tutto quello che sappiamo, è che una o poche più entità, hanno messo in atto unodegli attacchi più grandi della storia crypto ad un  ecosistema decentralizzato.  

luna foundation guard reserve. andamento delle riserve di LFG con controvalore in USD

Andamento delle riserve di LFG (controvalore in USD). Fonte: LFG Reserves

Come si è svolto l’attacco a Terra Luna?

Tutto inzia quando una singola entità prende in prestito 100k BTC presso l’exchange di criptovalute Gemini per poi vendere 25k BTC in cambio di UST.

Successivamente, lo stesso soggetto sfrutta la poca liquidità presente nel 4 pool su Curve composto da Ust-Frax-Usdc-Usdt.

Il malintenzionato sapeva che la pool soffriva di bassa liqudità (circa 350 milioni di dollari). Ha dunque preso la palla al balzo per iniziare a creare i primi danni.

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Togliendo gran parte della liqudità presente sul 4pool di Curve, il soggetto è riuscito a depeggare, seppur di poco, la stablecoin algoritmica UST, la quale nelle fasi iniziali perde circa il 3% del proprio valore.

Il bello (o meglio, il brutto!) deve però ancora arrivare.
Mentre la Luna Foundation Guard si mobilita per ripristinare il peg di UST vendendo una parte dei BTC presenti nella treasury e aggiungendo liquidità alla pool di Curve, qualcuno sfrutta il momento di debolezza generale del mercato per causare ancora di più il panico.

Vendite allo scoperto su BTC e LUNA (con size gigantesche), vendite massicce di Ust su exchange centralizzati e ulteriori prelievi in Defi (questa volta su Anchor Protocoll) creano ulteriori ribassi disastrosi che portano Luna ad essere scambiata per circa 15 dollari con UST pari alla metà del suo valore originario.

Aggiungiamo poi che su Terra c'è un meccanismo di arbitraggio per cui si può scambiare 1 UST indifferentemente dal prezzo (teoricamente dovrebbe sempre essere 1 dollaro) per un dollaro di Luna. Di conseguenza questo meccanismo porta al deprezzamente di LUNA.

Gli investitori iniziano così a preoccuparsi seriamente e intensificano la già enorme pressione di vendita sui mercati.

Do Kwon, attraverso qualche tweet, prova a ripristinare la calma all'interno della community, ma senza riuscirci.

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Il team a quel punto aveva soltanto una scelta possibile: tentare di ripristinare il peg di UST.
Tutto l'ecosistema si basava infatti sulla centralità di UST.

La stablecoin algoritimica era al centro del modello di business del team di Terra.
Tutta la liquidità arrivata sui protocolli derivava proprio dalla forza di UST.

Senza la steblecoin l'ecosistema non aveva più senso di esistere.

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Gli holder di LUNA "sono statisacrificati" per tentare l'impossibile!
Così la supply viene aumentata del 3600% nel giro una settimana. Come ovvia conseguenza, il prezzo di LUNA crolla sotto al centesimo di dollaro sancendo definitivamente la propria morte.

Tuttavia, UST non riprende il peg, anzi continua a dumpare fino ad arrivare a 10 centesimi di dollaro. La fine del progetto è ormai vicina.  

Proposal della Community

Vista l'incapacità del team di ripristinare il peg di UST con il token LUNA tradato sotto il centesimo di dollaro, ormai tutti si accorgono che l'esperimento Terra Luna è giunto al termine.

Lo stesso Do Kwon, dopo aver passato probabilmente i giorni più difficili della propria vita, fa un annuncio che sconvolge gran parte della community, twittando: "Terra is more than UST"

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Quello che prima era il tassello centrale del progetto, UST, ora è diventato un elemento di cui si può fare a meno.

La narrativa di Do Kwon non convince molti crypto appassionati che non esitano a insultare il CEO pubblicamente sui social. Qualcuno è addirittura arrivato ad avanzare minacce di morte!

Parallelamente a questo "scioccante" annuncio è arrivata una proposal da parte di Do Kwon intitolata "Terra Ecosystem Revival Plan 2": effettuare un fork della chain.

Essendo Terra un ecosistema decentralizzato basato su token di governance qualunque proposta viene pubblicata, deve essere accettata dalla maggioranza (contraddistinta in base al numero di LUNA posseduti) per poter essere eseguita.

In sostanza, chiunque possedeva token Luna poteva votare alla proposal.

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Fork della Blockchain: nasce Terra 2.0

A seguito di vari update, finalmente, si raggiunse il quorum. La maggioranza ha deciso: il fork si sarebbe svolto!

Il termine "fork" indica una modifica del codice di una blockchain a partire da un codice originario. Significa scindere una blockchain e crearne un'altra con alcuni dati registrati della chain originaria.

Anche Bitcoin ed Ethereum in passato hanno effettuato un fork e portato alla nascita rispettivamente di Bitcoin Cash ed Ethereum Classic.

Nel caso recente di Terra, il fork consiste nella creazione di una nuova blockchain che riprende tutti i dati registrati della precedente fino al 7 Maggio 2022.

Da questo fork, l'originario token "LUNA" (Terra) è stato ridenominato "LUNC" (Luna Classic) tradato attualmente a meno di 1 centesimo di dollaro, mentre il nuovo token, appartenente alla nuova chain è stato chiamato LUNA (Terra).

UST, ormai inutile visto il depeg e l'abbandono da parte del progetto Terra 2.0, è stato ridenomiato USTC.

Secondo Do Kwon la nuova chain dovrebbe in primis tutelare la mole di protocolli e sviluppatori che hanno lavorato negli ultimi 2 anni alla crescità dell'ecosistema Terra Luna, dato che il progetto, pur senza più poter contare su UST, può godere:

  • di una vasta gamma di protocolli ancora perfettamente funzionanti
  • di molta liquidità presente in questi protocolli
  • e di un numero di sviluppatori elevato. 

Nel "Terra Ecosystem Revival Plan 2", Do Kwon fa proprio riferimento ad una serie di dapp che devono essere
tutelate per la sopravvivenza dell'ecosistema web3 di Terra:

  • nfrastructure - Setten
  • Dex - Astroport, Loop, Terraswap, Pheonix
  • Explorer - Finder
  • Payments / onramp - Kado, Alice
  • Wallet - Station, Leap, Falcon
  • Lending market - Mars, Edge
  • Analytics - Coinhall, Flipside
  • Staking derivative - Stader, Lido, STEAK, PRISM
  • Launchpad - StarTerra
  • Bridges - Axelar, Wormhole
  • Stablecoins - USDT / USDC bridged over
  • NFT exchange - Randomearth, Knowhere, Oneplanet, Luart, Talis
  • Insurance - Risk Harbor
  • Structured products - Nexus, Apollo, Aperture
  • Games - UNOPND etc

Distribuzione dei Nuovi LUNA dopo il Fork

Dopo il fork, avvenuto il 27 Maggio 2022, i nuovi token LUNA sono stati airdroppati nei wallet di chi deteneva i vecchi token LUNA e UST prima dell'inizio dell'attacco, con data fissata al giorno 7 Maggio 2022.

In più sono stati "rimborsati" anche gli holder di aUST (ovvero gli UST messi in staking su Anchor) e anche gli holder dei vecchi token LUNA e UST DOPO l'attacco, ovvero semplicemente chi deteneva questi token il giorno 27 maggio 2022.

In particolare la distribuzione dei nuovi LUNA è descritta nel Revival Plan di Do Kwon.  

Terra Ecosystem Revival Plan

Fonte: Terra Ecosystem Revival Plan

L'airdrop effettuato per rimborsare chi aveva creduto nel progetto ha comunque lasciato dell'amaro in bocca alla community.

Se consideriamo che il 7 maggio LUNA registrava il prezzo di 80 dollari (prezzo di apertura della candela giornaliera) e che i nuovi LUNA sono stati listati a circa 20 dollari, per precipitare nel giro di poche ore a 4 dollari, salvo poi toccare un massimo locale a 12 dollari il 30 Maggio, due giorni dopo il listing.

Solo il 30% dell'allocazione dedicata a ogni utente poteva essere venduta all'istante, mentre il 70% verrà distribuito mensilmente in un periodo di 2 anni a partire da un periodo di 6 mesi chiamato cliff.

In sostanza, chi è stato rimborsato con l'airdrop ha potuto riprendere solo una piccola somma di quanto detenuto in controvalore in dollari il 7 maggio.  

Terra 2.0: considerazioni finali

Al momento della stesura dell'articolo, il nuovo token LUNA è scambiato a 6.5 dollari per unità, ampiamente sotto le aspettative della community.

Il crollo del vecchio ecosistema ha scosso tutta la community crypto.

Nessuno si aspettava che un progetto di successo come Terra potesse crollare in maniera così rapida da un momento all'altro.

UST e LUNA vantavano capitalizzazioni di miliardi di dollari ed erano entrambe in top 10 nella classifica di Coinmarketcap.

L'ecosistema era pieno di applicazione e godeva di parecchia liqudità.

La chain di Terra era diventata nel giro di 2 anni una delle più apprezzate.

Terra sembrava essere, proprio come la Lehman Brothers nel 2007, ovvero "TOO BIG TO FAIL", ma purtroppo così non è stato.

Il fork potrà permettere a LUNA di rinascere anche senza il proprio compagno fedele UST? Ai posteri l'ardua sentenza.

Nessuno sa cosa potrebbe succedere in futuro. Terra 2.0 riuscirà a riconquistare la fiducia degli investitori e della community? Difficile.

Senza la stablecoin algortmica che è stata al centro delle narrativa di supremazia del progetto, la nuova chain sembra fine a se stessa.

L'unica nota positiva sono le molte applicazioni ancora funzionanti.
Tuttavia, probabilmente questo non basterà.

Il team di Terra ormai si è giocato la propria reputazione. La credibilità e l'affidabilità all'intero di mercati non regolamentati come quello delle crypto giocano un ruolo importantissimo.

In molti credono che la storia di LUNA sia paragonabile a quella dell'hack della DAO di Ethereum dove nacque dal fork l'ETH che conosciamo noi oggi, mentre ETC (Ethereum Classic) rappresenta il token della chain hackerata.

Molto probabilemente non assisteremo alla stesso lieto fine. I tempi all'epoca dell'hack della DAO di Ethereum erano diversi, il mercato era meno maturo e c'era meno competizione.
Oggi esistono svariati Layer 1 che svolgono lo stesso lavoro di Terra 2.0.

La domanda che tutti dovrebbero farsi in questo momento è: perchè scegliere un progetto che in passato ha fallito miseramente, quando esistono molti altri layer 1 come opzione? Perchè non scegliere una chain che non è stata compromessa in passato?

Staremo a vedere.
Se Terra 2.0 sarà in grado di innovare e portare nuovi elementi interresanti all'interno del mondo on chain allora il progetto Terra potrebbe rinascere. Al momento, tuttavia, il pessimismo regna.