Chainlink: un Oracolo Decentralizzato al servizio degli Smart Contract


di Token Party

Chainlink è un network decentralizzato di nodi che fornisce dati e informazioni provenienti da fonti off-chain agli smart contract via oracoli.

Gli Smart Contract (lett. “contratti intelligenti”) sono degli accordi automatizzati operanti su blockchain, i quali permettono l’esecuzione di determinate attività qualora si verifichi una condizione prestabilita.

Gli Smart Contract sono uno degli strumenti base del mondo delle blockchain, nonché uno dei più importanti. Essi permettono infatti agli sviluppatori di creare una infinita di dapp e di token decentralizzati.

Tali contratti consentono di garantire e introdurre una serie di clausole contrattuali vincolanti all’interno dei processi attraverso cui gli utilizzatori della Blockchain si relazionano.

Tecnicamente essi non rappresentano dei contratti con validità dal punto di vista giuridico, né sono “intelligenti”, perché non presentano capacità cognitive in grado di interpretare la realtà.

Essenzialmente uno smart contract automatizza l’esecuzione di una determinata azione (then) a patto che si svolga una precisa condizione (if).  

Blockchain: che cos’è un Oracolo? 

Gli oracoli sono spesso definiti “Blockchain Middleware”, ovvero servizi di terza parte che consentono il passaggio di dati e informazioni dal mondo esterno al mondo on-chain.
 
Senza gli oracoli gli smart contract avrebbero un potenziale ridimensionato vista l’incapacità nativa di reperire dati dal mondo reale e resterebbero intrappolati all’interno del mondo on-chain, escludendo così una mole di informazioni significative.
 
Gli oracoli permettono di modificare stati interni di uno smart contract attraverso informazioni esterne (solitamente ottenute tramite API) come ad esempio dati relativi ai prezzi di un’azione (price feeds), fenomeni metereologici, eventi sportivi, risultati elettorali, letture dei sensori IoT e molto altro. 
 
È molto importante sottolineare che gli oracoli costruiti su blockchain non rappresentano la fonte di dati esterna, ma piuttosto livelli che si occupano della verifica e dell’autenticazioni delle fonti di dati stesse.
 
Inoltre, è fondamentale capire che gli oracoli ricoprono un ruolo delicato in quanto costituiscono uno degli anelli più deboli dell’infrastruttura blockchain. 
 
Lo scopo di tutte le blockchain è costruire un network basato sulla totale assenza di fiducia (trustless), in cui tutti gli attori si possano fidare gli uni degli altri proprio grazie ai meccanismi di consenso che la regolano.
 
Se gli oracoli non fossero adeguatamente decentralizzati o presentano delle vulnerabilità, le informazioni trasmesse agli smart contract potrebbero essere manipolate.
 
Dunque è fondamentale, affinché si preservi l’integrità di uno smart contract, che un oracolo non presenti “point of failure”. 

Diversi tipololgie di Oracoli Blockchain 

Gli oracoli blockchain si differenziano in base a una serie di caratteristiche:
 
- Fonte: gli oracoli possono essere software o hardware

- Direzione dell’informazione:
esse possono essere in entrata o in uscita


- Fiducia:
gli oracoli si differenziano anche in base alla centralizzazione o decentralizzazione, definita dal numero e dalla “qualità” dei nodi. 

Chainlink è un oracolo software decentralizzato in grado di trasmettere dati sia in entrata sia in uscita rispetto all mondo delle blockchain. 

chainlink blockchain


Chainlink Smart Contract 

 

Il passaggio di dati dal mondo off-chain a quello on-chain attraverso gli oracoli di chainlink segue un percorso complicato.

Tutto inizia quando un nodo effettua una richiesta di dati alla blockchain, chiamata “ Requesting Contract”.

L’algoritmo di Chainlink registra questa richiesta come un evento (EVENT) ed esegue un altro smart contract chiamato SLA (Chainlink Service Level Agreement) che servirà ad accedere ai dati del mondo esterno.

In seguito, il Service Level Agreement creerà 3 nuovi contratti:

1) Reputation Contract: serve per verificare l’affidabilità e l’autenticità di ogni singolo nodo analizzandone la cronologia delle prestazioni e delle perfomance. 
In questo modo si riesce a eliminare dal network ogni nodo impreciso o inaffidabile. 
 
2) Order-Matching Contract: invia la query del “Requesting Contract” ai vari nodi definiti affidabili dal contratto precedente. 
A Questo punto l’Order-Matching-Contract controlla le offerte fornite dai nodi in un elenco specifico e sceglie l’importo e i tipi di nodi necessari per soddisfare la domanda. 
C’è da sottolineare che Chainlink, in questa fase, converte la Requestin Contract in un nuovo linguaggio di programmazione ed entra.  
 
3) Aggregating Contract, necessario per aggregare e validare tutte le risposte ottenute dai nodi in un'unica risposta finale. Può validare dati da fonti singole o multiple. 
Riassumendo, gli smart contract di Chainlink funzionano in questo modo: 

Una richiesta viene effettuato sul network ( Requesting Conctract).
Inizialmente si cercando nodi affidabili ( Reputation Contract) poi fai loro una domanda a cui si spera di trovare risposta (Order Matching-Contract) infine Chainlink aggrega i dati forniti in un’unica risposta (Aggregating-Contract). 
La risposta viene spedita a chi aveva fatto una request. 
La criptovaluta utilizzata per usufruire di questi servizi è LINK.    

Link Token 

Link è un utility token ERC-20 costruito sulla blockchain di Ethereum.
 
Venne lanciato con un prezzo di 0.11 dollari tramite una vendita ICO nell'ormai lontano settembre 2017, raggiungendo un totale di 32 milioni di dollari.
 
A maggio del 2019 è stato poi listato sull’Ethereum Mainnet e il 10 maggio 2021 ha toccato il suo massimo storico a quota 53 dollari.
 
Ranking #21 su Coinmarketcap e capitalizzazione di mercato pari a 4 miliardi di dollari.  La max supply è fissata a 1 miliardo di token, mentre la circulating supply è attualmente a 467 milioni.  
 
Il token LINK viene utilizzato per pagare una request verso i nodi di Chainlink ed è oltretutto utilizzata dai nodi stessi come “pegno” per dimostrare la propria affidabilità.
 
I nodi di Chainlink infatti devono mettere in staking una certa somma di LINK per poter fornire informazioni al network.
 
Questi fondi, seguendo la “teoria dei giochi”, famosa in ambito blockchain, forniscono la prova di affidabilità dei vari nodi.
 
I nodi sono incentivati a fornire dati correttamente per poter godere di una ricompensa erogata sottoforma di token, mentre sono disincentivati a svolgere azioni malevole, pena la perdita dei propri LINK messi in staking.
 
C’è inoltre da precisare che, ad oggi, gli stessi nodi sono costretti ad allocare cifre importanti per poter contendersi un posto da oracolo affidabile nella fase della Reputation Contract.
chainlink to USD chart coinmarketcap