8 modi di usare concretamente gli NFT (Non-Fungible Tokens)

Il concetto di scarsità digitale, per la prima volta introdotto da Bitcoin nel 2008, si è evoluto nel tempo sino a culminare nella nascita degli NFT, i Non-Fungible Token.

Cosa sono gli NFT (Non-Fungible Token)

Molti identificano negli NFT la nuova frontiera dell’arte digitale. Gli NFT (Non-Fungible Token) sono dei token crittografici non fungibili registrati su Blockchain che rappresentano un asset unico. La fungibilità di un asset identifica la sua condizione di intercambiabilità tra diverse unità. Questa è una caratteristica indispensabile per una moneta il cui fine è fungere da mezzo di scambio. Tutte le monete fiat sono di fatto fungibili: una banconota da 10 euro, può essere scambiata con un'altra banconota da 10 euro, preservando interamente il suo valore. Gli NFT si possono descrivere come una rappresentazione digitale di un file (JPG, PNG, GIF, SVG, MP4, WEBM, MP3, WAV, OGG, GLB, GLTF) in versione crittografica tokenizzata, unica nel suo genere e distinta da altre sue eventuali copie. Sono custoditi all'interno di Wallet Decentralizzati come Metamask. Possono essere comprati e venduti presso marketplace online. La trattativa si svolge tramite un sistema ad asta automatizzato da Smart Contract, interamente gestito in maniera decentralizzata. I principali sono Opensea, Rarible, SuperRare, Ninfty Gateways e Binance NFT.

Collezione "Bored Ape Yacht Club" su Opensea

8 Casi d'uso dei Non-Fungible Tokens

Se consideriamo tutti i casi d’uso che ne possono scaturire, la possibilità di identificare un asset sotto forma di token digitale su Blockchain rappresenta una innovazione incredibile. Di seguito un elenco dei principali 8 casi d’uso dei Non-Fungible Tokens.

1. NFT e ARTE

Il settore dell’arte è sicuramente quello che ha più beneficiato dell’avvento degli NFT nel panormara digitale del Web3. Numerosi artisti hanno operato una transizione dai classici modelli di business che riguardano la produzione e vendita di opere d’arte a un sistema di scambi decentralizzato basato sulle Criptovalute e sulla Blockchain. Nuove "concezioni del bello" e nuovi stili stanno popolando i marketplace di NFT: molti artisti nella realizzazione delle loro opere si concentrano su concetti come la dinamicità e la dematerializzazione, concetti propri del Web 3.0 Pur rimanendo valida l’idea di tokenizzare opere d’arte fisiche, è indiscutibile lo sviluppo e la diffusione di stili e tecniche completamente digitali, create da artisti nativi digitali.

Beeple- “EVERYDAYS: THE FIRST 5000 DAYS, 2021”, venduta per la storica cifra di 69,3 milioni di dollari alla casa d’asta “Christie’s

2. NFT e COLLEZIONISMO DIGITALE

Il collezionismo trae indubbiamente i suoi benefici dalla nascita dei non fungibile tokens. Il mondo del collezionismo è molto variegato: possiamo trovare collezionisti di figurine, di francobolli, di opere d’arte, di monete rare, di auto d’epoca, e così via. Per quanto riguarda le collezioni NFT si sta sviluppano un mercato di potenziali acquirenti.

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Tuttavia, la quantità di collezioni prive di senso e utilità è purtroppo elevata. Questo rappresenta un problema, soprattutto per quegli investitori che hanno “scommesso” capitali su collezioni prive di fama o di prestigio e senza una utilità effettiva nel mondo reale o virtuale. Quando si parla di potenziale bolla degli NFT sarebbe meglio circoscrivere questo rischio attorno alla nascita spropositata di collezioni inutili, piuttosto che generalizzare il fenomeno nella sua interezza.

Jack Dorsey "Jack Dorsey's First Tweet" (NFT del primo tweet da parte del creatore della piattaforma).L'NFT è stato venduto per 2.9 milioni di dollari. L'attuale proprietario ha messo in vendita l'NFT per la cifra di 48 milioni di dollari, ma riceve offerte non superiori ai 280 dollari

3. NFT e GAMING

L’utilizzo di NFT nel mondo del gaming rappresenta una vera svolta se si pensa a come essi possono fungere da diritti di proprietàper asset digitali.

Uno dei problemi principali dei videogiochi tradizionali riguarda l’impossibilità per gli utenti finali di custodire asset da gioco. Può capitare infatti, che i proprietari di un “gioco centralizzato” decidano di rimuovere un asset da gioco (per esempio un’arma, una skin, un avatar).

Immagina un utente che spende mesi per riuscire a ottenere uno specifico asset e, dopo averlo ottenuto, gli viene automaticamente rimosso per scelte della direzione interna. Un vero dramma! Molti gamer scontenti di queste dinamiche preferiscono passare il loro tempo su videogiochi decentralizzati come The Sandbox, Axie Infinity, Thetan Arena e scegliere la via del possesso effettivo dei loro strumenti da gioco.

The Sandbox- mappa delle land virtuali

4. NFT e SETTORE IMMOBILIARE

Un altro esempio di utilizzo interessante degli NFT riguarda il settore immobiliare. Attualmente questo tipo di dinamiche sono poco diffuse ma potrebbero diventare un caposaldo per l’economia immobiliare del futuro. Rappresentare un immobile tramite token digitale può essere una via per semplificare la burocrazia relativa ai passaggi di proprietà e può inoltre rivelarsi uno stratagemma interessante per godere di un asset molto più liquido di un edificio fisico. Ovviamente stiamo parlando di scenari ancora prematuri. Tuttavia lo sviluppo del settore e il flusso di capitali verso sistemi decentralizzati potrebbero innescare un radicale cambiamento per il settore degli immobili nei prossimi anni.

"Over The Reality", applicazione web3 di realtà aumentata, con l'integrazione delle "Ovrland" ovvero terre virtuali (nft) che garantiscono l'ownership per quello che riguarda la costruzione di esperienze sopra di esse

5. NFT e MUSICA

Gli NFT e l'Industria Musicale possono vantare un legame con la nascita di nuovi modelli di business. Un NFT può rappresentare infatti anche un file musicale mp3 ed essere venduto, riprodotto o custodito sotto forma di asset digitale. In questo caso l’innovazione garantisce vantaggisia per gli artisti sia per gli utenti. Infatti a uno specifico NFT può essere associato uno specifico Smart Contract che incorpora i diritti d’autore dell’opera, garantendo così una protezione maggiore nei confronti dell’artista. Oppure un NFT di un brano musicale potrebbe essere rivenduto sul mercato secondario dando la possibilità di un potenziale guadagno da parte dell’utente finale. Molte sono le applicazioni e i progetti che si stanno sperimentando grazie all’associazioni di nft e musica. Il panorama, sembra essere già affollato se osserviamo la seguente mappa proposta da “Cooopahtroopa”.

6. NFT e LOGISTICA

L’immutabilità e la trasparenzasono due principi cardine degli NFT che rendono gli NFT perfetti per essere utilizzati nel settore della logistica. Le caratteristiche degli NFT garantiscono infatti che determinate informazioni della supply chain restino inalterate. Molto spesso è fondamentale poter certificare con assoluta certezza l’origine di un prodotto, il suo percorso, la sua posizione e altre caratteristiche a esso associate. Garantire al cliente finale una prova indiscutibile di tutti i passaggi a cui il prodotto è stato sottoposto, è sicuramente un vantaggio in più per l’azienda e una tranquillità maggiore per il consumatore.

7. NFT e MEDICINA

Può sembrare strano, ma gli NFT trovano applicazione anche nel settore medico. Nella fornitura di servizi di qualità con la massima precisione, la tecnologia Blockchain può rivelarsi estremamente utile sia per gli operatori sanitari sia per i pazienti. “Righthash”, software decentralizzato su Hedera hashgraph, e “Aimedis”, società con sede negli Emirati Arabi e in Olanda, implementano gli NFT all’interno dei loro servizi per gestire risorse, risultati medici e dati sensibili attraverso infrastrutture decentralizzate e distribuite. Si pensi che Righthash può ridurre dal 50% all’80% delle spese relative ai processi di consenso informatico convenzionale, oltre che a fornire una serie di servizi molto precisi.

8. NFT e TOKENIZZAZIONE di ASSET REALI

Tokenizzare asset reali è una pratica complessa e ad oggi ancora poco diffusa. Tokenizzare significa associare un token crittografico a un bene fisico registrandolo su Blockchain. Si può tokenizzare un bene in un solo token, o frazionare il bene in più token dello stesso tipo. Lavorando un po' di fantasia, in futuro, per esempio, potrebbe essere possibile suddividere il famoso quadro “La Monnalisa” in diversi NFT e vendere i token a vari acquirenti. In questo modo, potrebbero esserci più proprietari di un bene unico e indivisibile. Ovviamente, per fare in modo che tutto ciò si possa concretamente realizzare, sarebbe necessario che una infrastruttura con potere giuridico accetti la correlazione fra possesso di un NFT e possesso del bene fisico effettivo.