Binance risponde alle accuse della SEC


from Token Party

La Security and Exchange Commission(SEC) degli Stati Uniti d’America sospetta che Binance, il più grande exchange di criptovalute, sia coinvolto in una vendita non autorizzata di titoli finanziari.  

Qual è l'Accusa mossa dalla SEC a Binance? 

Nuova indagine in corso da parte della SEC, l'ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, riguardante una società del settore delle criptovalute.

Dopo aver intentato una lunga causa, ancora in corso, alla società Ripple Labs, ora è il turno di Binance Holdings.

L'accusa è di aver eseguito una vendita di titoli non autorizzata durante la sua ICO, avvenuta nella settimana compresa fra il 26 giugno e il 3 luglio 2017.

In quell'occasione Binance raccolse 15 milionidi dollari vendendo 100 milioni di BNB tokens, pari alla metà della total supply, per la cifra di 0.15 dollari a token.

La vendita ICO di Binance, secondo la SEC, rientrerebbe nel caso di una vendita di titoli security, proibita a soggetti non autorizzati.

Ad aumentare la preoccupazione dell'ente di vigilanza sono i dati emersi da una indagine di Bloomberg secondo cui molti investitori americani avrebbero partecipato a questa ICO.   

Fonte: Coincodex

Il Report di Reuters sulle Attività Illegali di Binance

L'agenzia di stampa britannica Reuters ha pubblicato pochi giorni fa un lungo report su alcune attività poco trasparenti del gruppo Binance Holdings, condotte dal 2017 al 2021.

Secondo l'indagine, oltre 2,35 miliardi di dollari provenienti da hack (tra cui l'attacco a Eterbase da parte del gruppo hackers Lazarus), frodi finanziarie e vendita di stupefacenti sarebbero passati attraverso l'order book di Binance.

Inoltre ci sarebbero indiscrezioni sulla presenuta associazione fra l'exchange di criptovalute e il marketplace di droghe russo Hydra.

L'accusa presenta toni pesanti nei confronti di una società che negli ultimi anni si è impegnata molto per migliorare dal punto di vista della compliance verso gran parte dei governi mondiali.

CZ, il Ceo di Binance, in passato aveva affermato che nel 2019 il token BNB era migrato presso la propria chain e altre modifiche erano state effettuate sul whitepaper proprio per impedire che il token venisse frainteso come un titolo security da alcuni legislatori.

La Risposta di Binance alle Accuse della Reuters

Binance ha risposto prontamente alle accuse dell’agenzia Reuters in un blog post intitolato “Il Mito del Riciclaggio di Denaro Crypto e La Macchina Che Fa gli Straordinari per Vendere False Narrative”.

Secondo il più grande exchange crypto al mondo, le accuse sono del tutto infondate e rappresentano un modus operandi per tentare di “fuorviare il grande pubblico […] alimentando così il culto della crypto-paranoia per fama o guadagno finanziario”.

Binance invita i propri stakeholders a guardare solo ai fatti e a non badare a certi soggetti che scelgono con attenzione (e malizia?) quali dati diffondere e quali no al grande pubblico. 
 
In particolare, nel blog post, Binance sostiene che i fondi provenienti dalle attività illecite del gruppo hacker nord-coreano Lazarov siano confluiti solo in minima parte sui propri mercati.

La piattaforma di dati su blockchain “Chainalysis” ha stimato che i fondi rubati dai Lazarov ammontino ad almeno 1.75 miliardi di dollari (dal 2017 al 2020) e che gran parte di questi soldi siano stati “riciclati” da altri exchange di criptovalute differenti da Binance.

Binance ha sottolineato il suo impegno e il suo sostegno alle autorità competenti per recuperare fondi rubati dagli hacker nord-coreani e per impedire che tali fondi venissero tradati sulla propria piattaforma.

Nel dettaglio, Binance è riuscito a svelare l’identità del gruppo e a tracciare fondi per un ammontare di 250 milioni di dollari. 
In più, per ciò che riguarda l’hack a “Eterbase”, exchange slovacco, la società di CZ ha permesso che solo una parte dei 5 milioni rubati fossero transati sui propri mercati e, anche in quel caso, la piattaforma ha collaborato con le autorità slovacche riuscendo a identificare gli account coinvolti. 

Ciliegina sulla torta, la frecciatina di Binance nei confronti del mondo della finanza tradizionale: secondo l’exchange le piattaforme finanziarie tradizionali sono quelle più esposte alla presenza di fondi illeciti rispetto a quelle operanti nel mondo crypto.
Binance ha citato uno studio condotto dalle Nazioni Unite tra il 2 e il 5% del denaro tradizionale sarebbe associato ad attività illecite.