Le Ultime Novità Dallo SmartCon Di Chainlink


di Token Party

Il 28 e 29 Settembre, si è tenuto a New York uno degli eventi più attesidel 2022 per quanto riguarda il settore del web3, ovvero lo SmartCon ospitato da Chainlink
Si tratta di una conferenza di due giorni in cui vengono discusse le ultime innovazioni in ambito web3 e smart contract.
Quest’anno più di 100 persone hanno contribuito a portare la loro visione e il loro punto vista nei vari talk organizzati.
Tra queste troviamo figure come: 
- Sergey Nazarov, ceo di Chainlink
-Jonathan Ehrenfeld Solé, strategy director di SWIFT
- Sam-Bakman Fried, Ceo di FTX,
- Eric Schmidt, ex former Ceo  di Google 
- Justin Sun, Ceo di Tron 
- Balaji Srinivasan, former Cto di  Coinbase. 
 
Durante l’evento, Sergey Nazarov  ha sfruttato l’occasione per mostrare gli ultimi update di Chainlink e per annunciare importanti novità in arrivo, che dovrebbero innovare il progetto ed inaugurare una nuova era di crescita, Finalizzata alla crescita del valore intrinseco del token LINK e dell'infrastruttura portante.
 
Le riassumiamo in 5 punti. 
 
 

Staking 

Attualmente non è ancora disponibile una versione nativa di staking per quanto riguarda il token LINK, tuttavia, per la gioia di tutti i "Link Marines", quest’ultima potrebbe arrivare a breve. 
Lo staking rappresenta un traguardo importante per l’ecosistema perché accrescere l’importanza ed il caso d’utilità del suo token nativo
Secondo quanto annunciato alla conferenza, si potrà attuare la fase v.01 dello staking di chainlink a dicembre 2022.  
Da quel momento in poi,si potrà delegare i propri LINK ad un oracolo, contribuendo a rendere il network più sicuro e guadagnando in parallelo un compenso dallo staking. 
La roadmap per l’implementazione completa dello staking di chainlink prevede 3 tappe. 
I primi giorni di dicembre, per l'appunto, inizierà la prima.  
 
  


SCALE 

Scale è un programma dedicato alle infrastrutture Layer 1 e 2
L’iniziativa è orientata ad accelerare la crescita dei progetti basati su blockchain, fornendo un servizio di fast-track degli smart contract,e contemporaneamente accrescere la sostenibilità  economica del network Chainlink. 
 
I partecipanti del programma potranno accedere ad una vasta gamma di servizi, come l’accesso ai dati forniti dai nodi e un supporto tecnico per l’integrazione a determinati ecosistemi. 
Per sfruttare questo servizio, le infrastrutture applicanti dovranno coprire dei costi operativi ( costi di commissione) che saranno devoluti ai nodi di chainlink. 
In questo caso, l’intento di Chainlink Labs è quello di diffondere ed ampliare la portata dei dati on-chain forniti dagli oracoli e valorizzare il ruolo dei nodi operatori. 
Ecosistemi basati su blockchain come Avalanche, Metis, Moonbeam e Moonriver hanno già confermato l’adesione all’iniziativa. 
 
  


 
BUILD 

Build è un programma di sviluppo per progetti crypto finalizzato anch’esso alla loro crescita fornendo un accesso prioritario ai servizi di chainlink come supporto tecnico e incentivi per gli stakers. 
I progetti committenti dovranno dedicare una parte della loro token supply per pagare i nodi operativi di chainlink 
Anche qui, l’idea a capo di tale iniziativa e fornire più strumenti possibili a tutte le infrastrutture del web3 in modo da incrementare l’uso di smart contract nelle varie blockchain e nei vari progetti associati.
In modo parallelo, viene valorizzato il ruolo degli oracoli e viene apportato valore economico all'ecosistema di Chainlink.
Space and Time, Truflatione BitsCrunch hanno già confermato la propria partecipazione. 
 
 


  
CCIP 

Il “Croos-chain-interoperability-protocoll" è un'applicazione che permetterà a Chainlink di gestire con maggiore interoperabilità gli oltre 75 miliardi di dollari bloccati sui vari protocolli on-chain. 
La tecnologia permette lo scambio di token e dati attraverso multiple blockchain ed applicazioni, tramite l’uso di specifici bridges. 
Come ha dichiarato Sergey Nazarov: “Sarete in grado di generare, con l’emergere del CCIP, uno smart concract che contiene multipli contratti di multiple chain interoperanti fra di loro” 
 
Questa abilità consentirà ai developer di costruire un singolo smart contract utilizzando vari pezzi di codice risalenti a differenti blockchain, così come differenti pezzi di codice sono usati in differenti clouds. 
Si tratta di un’innovazione senza precedenti: nessun protocollo aveva mai fino ad ora concesso un’interoperabilità simile. 
 
Alcune istituzioni private si sono già interessate al CCIP di Chainlink, come ad esempio “SWIFT”. 
Il famoso sistema di messaggistica interbancaria, ha recentemente annunciato di aver stretto una partnership con il price oracle Chainlink per sviluppare un progetto proof-of-concept in grado di implementare transazioni di criptovalute anche per il sistema bancario tradizionale. 

Attualmente SWIFT è focalizzata sull’obiettivo di colmare il gap tra le proprie private key infrastructure (PKI) che connettono oltre 11,000 banche al mondo e tutte le blockchain esistenti. 
 Connettere le proprie PKI ad ogni singola blockchain per volta significa svolgere un duro prolungato negli anni: questo rappresenta per SWIFT “un rischio non necessario da prendere”.  
Ecco che qui entra in gioco il CCIP, il quale permetterà di connettersi tramite un messaggio standard ad ogni blockchin esistente, rendendo il lavoro molto più sicuro e semplificato per la società interbancaria.
Così facendo il processo di integrazione delle PKI avviene su due assi differenti, banche e blockchain.

Come ha spiegato Jonathan Ehrenfeld Solé, strategy director presso SWIFT, " in questo modo si hanno due infrastrutture che sono sicure, affidabili e scalabili"